www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

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A quanto potrebbe ammontare per l'Italia la piccola golden rule contenuta nell'intesa preliminare sulla riforma del Patto di stabilità? Difficile dirlo oggi con precisione. La regola per ora si limita a dire che saranno esclusi dal calcolo della spesa totale (e dal deficit) i cofinanziamenti nazionali di piani finanziati da fondi Ue. Servirà un maggiore dettaglio per capire cosa sia dentro e cosa fuori. Per l'Italia dovrebbero rientrare i 32,3 miliardi di cofinanziamento sui 75,1 miliardi totali dei programmi finanziati con i fondi Ue per la politica di coesione territoriale e sociale.
Nel 2022 la produttività delle costruzioni è cresciuta più degli altri settori economici, invertendo una dinamica di lungo periodo. Misurata in euro per ora lavorata è cresciuta nel 2022 del 9,2% rispetto alla media 2027-2019. Si tratta di una crescita importante che va attribuita alla crescita della manutenzione incentivata e delle opere pubbliche e alla crescita dei prezzi, ma anche ai primi processi di innovazione che stanno riguardando i cantieri, e forse a qualche sottostima della crescita occupazionale. I prossimi anni ci diranno se questa dinamica sarà in grado di continuare.
CRESME Daily svela la tabella/grafico integrale con la ripartizione fra le Regioni dei 7,5 miliardi di risorse aggiuntive contenute nello schema di contratto di programma ANAS per il biennio 2024-2025. Finora avevano potuto vederla soltanto gli abbonati al Diario dei nuovi appalti (diarionuoviappalti.it). La sproporzionata ripartizione delle risorse, tutta favorevole alla Regione Calabria, può essere motivata solo con il collegamento al progetto del Ponte sullo Stretto.
"Sebbene la crescita del PIL dell'area euro si confermi debole, ci si aspetta che mostri miglioramenti a inizio 2024". La previsione della Banca centrale europea, contenuta nel Bollettino economico pubblicato ieri giovedì 8 febbraio, è di "lenta" ripresa del PIL nel 2024 dopo un 4° trimestre 2023 che potrebbe chiudersi ancora in negativo. BCE segnala le difficoltà del settore costruzioni e lancia l'allarme sull'accresciuta vulnerabilità delle imprese in Italia e Germania.
Roma Capitale prova ad accelerare su PNRR e Giubileo, con 3,3 miliardi fra cantieri aperti e gare in corso. Dei 1.907 interventi previsti dal PNRR, per 3,4 miliardi di euro, l'11,1% è già concluso, il 22,1% cantierato, il 53,8% in gara. Non attivato, allo stato di progettazione, il 13% dell'importo totale. Più indietro gli interventi del piano Giubileo (che comprende anche il capitolo Caput Mundi del PNRR): completato lo 0,6%, cantierato il 4,8%, in gara il 17,4%, il 77,2% ancora allo stato di progettazione. Sono i numeri presentati ieri dal presidente dell'ANCE Roma-ACER, Antonio Ciucci, nell'ambito dell'aggiornamento dell'Osservatorio per le opere del PNRR e del Giubileo, realizzato con Orep dell'Università Tor Vergata.
L'Osservatorio sugli appalti pubblici del CRESME ha confermato per il 2023 un nuovo balzo storico delle aggiudicazioni di lavori a 91,5 miliardi, con un incremento del 54% rispetto al valore 2022 che, a sua volta, era stato completamente fuori scala rispetto alla serie degli anni precedenti. E' il terzo anno consecutivo di record considerando i 49,2 miliardi del 2021. Se si esclude il "triennio del PNRR", per trovare il valore più alto bisogna risalire al 2005 quando le aggiudicazioni si attestarono a 24,4 miliardi.
Soltanto nelle opere pubbliche ci sono 46 commissari straordinari per 125 infrastrutture considerate strategiche, che hanno avuto una forte accelerazione dal momento del commissariamento. Nei 15 mesi che vanno dal maggio 2022 all'agosto 2023 sono stati aggiudicati 26,8 miliardi di euro di lavori e cantierati 14,2 miliardi su un totale di 152 miliardi. Il dato si desume dal Rapporto annuale sulle infrastrutture strategiche e prioritarie 2023, realizzato a novembre dalla Camera dei deputati, in collaborazione con ANAC e CRESME. Il Rapporto spiega però che a trainare queste opere sono state soprattutto le procedure PNRR.
Il Centro studi Confindustria diretto da Alessandro Fontana ha messo a punto un nuovo indicatore congiunturale dell'economia basato sui dati della fatturazione elettronica, il Real Time Turnover (RTT). Il valore di dicembre, presentato lunedì 29 gennaio, il giorno prima che ISTAT desse l'anticipazione sul PIL del 4° trimestre, ha anticipato il dato di una crescita del PIL superiore alle attese. RTT ha registrato le tendenze per i vari settori: crescita dei servizi (+2,7%), contrazione dell'industria (-2,8%), balzo delle costruzioni, addirittura +40%. "Non abbiamo voluto pubblicare questo dato per prudenza e lo abbiamo sottoposto a verifica, ma la tendenza è nettissima", dice Fontana.
All’inizio dell’anno l’Istat ha pubblicato i dati provinciali sul valore aggiunto nei vari settori di attività economica. L’ultimo dato disponibile si riferisce al 2021, perché, come noto, quando si scende a livello territoriale aumenta la difficoltà di reperire informazioni e dati aggiornati. Questi, appena resi disponibili, consentono però di rappresentare alcuni fenomeni che si differenziano lungo il paese.
Il mercato delle macchine per le costruzioni rallenta sensibilmente dopo nove anni di crescita, registrando nel 2023 una flessione di vendite del 5%. Lo rileva l'Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME. Le macchine vendute lo scorso anno sono state 24.879. Dal 2013 al 2022 la crescita era stata del 330%, passando da 6.089 a 26.175 macchine vendute. Neanche la pandemia era riuscita a invertire la rotta di questa espansione, facendo registrare nel 2020 un momentaneo -0,4%. Il biennio 2021-2022 aveva poi portato una crescita cumulata del 53,7%. Le vendite 2023 restano superiori del 12,7% a quelle del 2021.