www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Nuovi record per l’occupazione nelle costruzioni a fine 2023, ma la frenata generale del lavoro a gennaio apre la fase dell’incertezza

Il 2023 si è chiuso con l'occupazione ancora in crescita nel settore delle costruzioni che nel quarto trimestre segna il secondo miglior risultato dell'ultimo decennio (dopo il secondo trimestre 2022) con un milione e 553mila occupati e una crescita dell'1,4% congiunturale e dello 0,4% tendenziale. Il dato destagionalizzato invita a maggiore prudenza con una frenata congiunturale dell'1% e introduce il tema oggi attuale: cosa accade a inizio 2024 con la fine degli incentivi e il dato sull'occupazione generale che segna una prima flessione dopo 12 trimestri di crescita ininterrotta (con l'eccezione del 3° trimestre 2022, stabile).

Ancora una volta le costruzioni hanno un peso rilevante sull’economia in questa fase. Per il settore siamo in un momento difficile da interpretare anche sul piano occupazionale, sospeso fra la punta estrema e conclusiva del ciclo espansivo da Superbonus e l’inizio di una possibile fase di stabilizzazione (o addirittura di contrazione).

I dati di contabilità nazionale evidenziano comunque per il settore delle costruzioni nel quarto trimestre 2023 e nella media annua ancora dinamiche largamente positive per tutti gli indicatori più importanti.

La crescita delle posizione lavorative nel quarto trimestre 2023 è stata dell’1,4% in termini congiunturali e del 5% in termini tendenziali. La media annua 2023 ha registrato una crescita del 4,2%.

Il monte ore lavorate è cresciuto nel quarto trimestre 2023 dell’1.9% sul terzo trimestre 2023 e del 6,9% sul quarto trimestre 2022, mentre la media annua ha visto una crescita del 5,7%.

Il numero di ore lavorate per dipendente è cresciuto nel quarto trimestre dello 0,6% congiunturale e del 3% tendenziale. La media 2023 è cresciuta del 3,1%.

In termini congiunturali sono cresciute anche le ore di cassa integrazione mentre in termini tendenziali sono scese del 2%. Le ore di straordinario sono invece cresciute sia in termini congiunturali (+3%) che tendenziali (+0,2%).

Infine il costo del lavoro per le unità di lavoro annue è cresciuto dell’1,4% rispetto al terzo trimestre 2023 e del 4,6% su base annua, sia per effetto della crescita delle retribuzioni (rispettivamente +0,9% e +4,1%) che degli oneri sociali (rispettivamente +2,4% e +5,9%).