www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

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Soltanto nelle opere pubbliche ci sono 46 commissari straordinari per 125 infrastrutture considerate strategiche, che hanno avuto una forte accelerazione dal momento del commissariamento. Nei 15 mesi che vanno dal maggio 2022 all'agosto 2023 sono stati aggiudicati 26,8 miliardi di euro di lavori e cantierati 14,2 miliardi su un totale di 152 miliardi. Il dato si desume dal Rapporto annuale sulle infrastrutture strategiche e prioritarie 2023, realizzato a novembre dalla Camera dei deputati, in collaborazione con ANAC e CRESME. Il Rapporto spiega però che a trainare queste opere sono state soprattutto le procedure PNRR.
Il Centro studi Confindustria diretto da Alessandro Fontana ha messo a punto un nuovo indicatore congiunturale dell'economia basato sui dati della fatturazione elettronica, il Real Time Turnover (RTT). Il valore di dicembre, presentato lunedì 29 gennaio, il giorno prima che ISTAT desse l'anticipazione sul PIL del 4° trimestre, ha anticipato il dato di una crescita del PIL superiore alle attese. RTT ha registrato le tendenze per i vari settori: crescita dei servizi (+2,7%), contrazione dell'industria (-2,8%), balzo delle costruzioni, addirittura +40%. "Non abbiamo voluto pubblicare questo dato per prudenza e lo abbiamo sottoposto a verifica, ma la tendenza è nettissima", dice Fontana.
All’inizio dell’anno l’Istat ha pubblicato i dati provinciali sul valore aggiunto nei vari settori di attività economica. L’ultimo dato disponibile si riferisce al 2021, perché, come noto, quando si scende a livello territoriale aumenta la difficoltà di reperire informazioni e dati aggiornati. Questi, appena resi disponibili, consentono però di rappresentare alcuni fenomeni che si differenziano lungo il paese.
Il mercato delle macchine per le costruzioni rallenta sensibilmente dopo nove anni di crescita, registrando nel 2023 una flessione di vendite del 5%. Lo rileva l'Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME. Le macchine vendute lo scorso anno sono state 24.879. Dal 2013 al 2022 la crescita era stata del 330%, passando da 6.089 a 26.175 macchine vendute. Neanche la pandemia era riuscita a invertire la rotta di questa espansione, facendo registrare nel 2020 un momentaneo -0,4%. Il biennio 2021-2022 aveva poi portato una crescita cumulata del 53,7%. Le vendite 2023 restano superiori del 12,7% a quelle del 2021.
L'ANCE ha presentato ieri l'Osservatorio congiunturale con la stima del consuntivo 2023 e la previsione 2024 per gli investimenti in costruzioni: lo scorso anno si è chiuso con un +5%, dovuto in buona parte alla forte accelerazione dell'ultimo trimestre, mentre per il prossimo i costruttori prevedono un -7,4% rispetto al 2023 che è il combinato disposto della fine del Superbonus e del mancato decollo della spesa PNRR.
Bankitalia e Istat hanno reso noti ieri i dati sulla ricchezza degli italiani nel 2022 evidenziando la riduzione dell'1,7% in termini nominali e del 12,7% in termini reali della ricchezza netta (ricchezza lorda meno passività finanziarie). Sceso da 8,7 a 8,1 il rapporto fra ricchezza netta e reddito lordo disponibile. Torna a crescere dal 44,7% al 46,3% la quota della casa sulla ricchezza lorda delle famiglie. Era il 52,7% nel 2010.
I trasporti sono responsabili del 27% delle emissioni totali di Co2 e il 92,6% di questo 27% è generato dal trasporto su gomma. Il dato non è controverso a livello UE. Ma Ennio Cascetta, luminare dei trasporti ed ex capo dell'Unità di missione per le opere strategiche del MIT, ora presidente di Tecne (ASPI), lo usa per ribaltare i ragionamenti sottostanti le politiche UE in materia di decarbonizzazione dei trasporti. L'auto elettrica e la ferrovia non bastano: con le politiche attuali si arriva a ridurre le emissioni fra 15 e 33%, lontani dal 43% entro il 2030 che è l'obiettivo UE.
Nel record di 93,9 miliardi di appalti messi in gara o avviati a procedura senza gara nel 2023, il dato più straordinario è quello dei comuni che hanno totalizzato 24,6 miliardi, il 108% più del 2022. Anche sottraendo i 7 miliardi dell'inceneritore di Roma, restano oltre 17 miliardi. Il CRESME ha svolto anche una specifica analisi sui lavori PNRR dei comuni che fino a ottobre era pari al 44%: traslata sull'intero 2023 fa 7,5 miliardi. Se si considerano anche 2021 e 2022, si arriva a 12 miliardi. Questo al netto degli appalti comunali messi in gara da Invitalia.
L'economia mondiale frena nel 2024 dopo un finale di 2023 molto debole. Bankitalia nel suo Bollettino economico sottolinea le difficoltà di Usa e Cina ed evidenzia il rallentamento in tutti i grandi Paesi, l'OCSE stima una frenata del prodotto mondiale dal 2,9% del 2023 a 2,7%. L'ISPI parla di "frammentazione dell'economia mondiale" come elemento caratterizzante il 2023. Il rischio di allargamento del conflitto in Medio Oriente, la crisi nel Mar Rosso e l'evoluzione della guerra in Ucraina aumentano i rischi al ribasso.
L'OCSE lo scrive più volte nel suo Rapporto Italia 2024 appena pubblicato: l'economia italiana è stata resiliente durante la crisi e ha dimostrato grande reattività alla pandemia, trainata da investimenti superiori della media UE. Ora, però, bisogna convivere di nuovo con un'economia che girerà a ritmi lenti nel 2024 (+0,7%) e darà segnali di ripresa contenuta nel 2025 (+1,2%). Decisiva la decarbonizzazione per crescere di più: urgente una strategia per l'immobiliare con "sovvenzioni e prestiti agevolati di lungo termine". Le misure post-110% sono "insufficienti".