www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

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L'OCSE ha pubblicato ieri il bollettino mensile sul lavoro con i dati di marzo e, al suo interno, una tabella con il differenziale dei tassi di disoccupazione femminile e maschile in 38 Paesi dell'area OCSE: dei 20 che hanno un tasso di disoccupazione femminile superiore i Paesi con le peggiori performance sono, nell'ordine, Grecia (6,6 punti di differenza), Colombia (5,5) e Turchia (5,2). L'Italia è al quart'ultimo posto, con un differenziale fra i due tassi di 2,7 punti: 8,8% per le donne e 6,1% degli uomini.
Il fenomeno dell'invecchiamento della forza lavoro è una realtà crescente in molti paesi sviluppati, inclusa l'Italia. Questo trend pone sfide significative in termini di produttività e sostenibilità economica. Tuttavia, l'intelligenza artificiale (IA) offre potenziali soluzioni per supportare una struttura occupazionale che invecchia, migliorando l'efficienza produttiva e alleviando il carico di lavoro fisico e cognitivo sui lavoratori più anziani.
Ieri è stata la giornata della relazione del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busìa. Fra i tanti numeri presenti nella Relazione 2024 quelli più gettonati, in varie declinazioni, sono stati quelli degli affidamenti diretti negli appalti. Nel grafico le procedure di aggiudicazione per tutti gli appalti sopra i 40mila euro.
Pur in un contesto di generale miglioramento, gli ultimi dati sul mercato del lavoro continuano a raccontare un aspetto dell’economia caratterizzato da molti elementi di criticità. In base ai più recenti dati Istat, la percentuale di disoccupati (15-74 anni) è tra le più alte in Europa, pari al 7,7% nella media dei quattro trimestri del 2023, a fronte di una media UE-27 attestata sul 6,1% (peggio dell’Italia solo Spagna e Grecia) va detto, tuttavia, che il tasso di disoccupazione in Italia è sceso dal 10,6% del primo trimestre 2021 al 7,5% dell’ultimo trimestre 2023. In termini assoluti, le persone in cerca di occupazione sono poco meno di 2 milioni (1.946.869) in media nel 2023.
Il Report mensile "Banche e moneta" di Banca d'Italia con dati relativi a marzo 2024 evidenzia le persistenti difficoltà del credito alle imprese non finanziarie (e in misura inferiore alle famiglie) in attesa della riduzione dei tassi che dovrebbe varare BCE fra giugno e settembre. I prestiti alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,9 per cento sui dodici mesi (era -3,8% a febbraio), quelli alle famiglie dell'1,4% (come a febbraio).
Il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI) è uno strumento di pianificazione di investimenti per dare una risposta ai cambiamenti climatici nel settore idrico. In un momento molto vivace per la programmazione di interventi idrici, il PNIISSI si affianca ad alti strumenti di pianificazione, primo fra tutti il PNRR, rifinanziato per 1.024 milioni distribuiti in questi giorni con decreto MIT per 959 milioni. Dalle richieste di finanziamento pervenute per il PNIISSI da Regioni, ATO, gestori idrici per 13,5 miliardi - importo che ha superato aspettative e fondi disponibili – si può però anche tracciare una mappatura dei fabbisogni territoriali e tipologici.
L'intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il mercato del lavoro a livello globale. Questo impatto si manifesta attraverso diversi aspetti chiave, tra cui l'efficienza operativa, la creazione di nuovi lavori, la trasformazione delle competenze richieste e le implicazioni etiche e legislative. Di seguito, esploriamo questi temi con dati e tabelle basati su recenti studi e report, come quelli di McKinsey, dell'OCSE, e della Stanford University.
Il ministero delle Infrastrutture con il decreto 6 maggio ha distribuito quasi per intero la seconda tranche di finanziamenti del PNRR per le risorse idriche, 959 dei 1.024 milioni che erano stati aggiunti dalla revisione generale del PNRR approvata dall'Ecofin l'8 dicembre 2023. L'81,4% delle risorse distribuite vanno a progetti localizzati nel Centro-Nord e soltanto il 18,6% va al Sud: il risultato di questa distribuzione squilibrata, per assenza di proposte progettuali nel Mezzogiorno, è di abbassare drasticamente al 29% la quota meridionale sul totale delle risorse distribuite nelle due tranche del PNRR.
L'OCSE ha pubblicato ieri il lo Statistics News Release sull'inflazione rilevando il ritorno a una crescita dei prezzi dell'energia nel mese di marzo. La media dei Paesi OCSE ha registrato +0,6%, il primo dato positivo da aprile 2023. Se si considera il dato tendenziale, anno su anno, però, emergono profonde differenze da Paese a Paese, con un gruppo di Paesi, fra cui l'Italia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti che continuano ad avere dati fortemente negativi: rispettivamente -10,8%, -12,8%, -1,1%.
Anche l'Economic Outlook OCSE attribuisce all'Italia per il 2024 una crescita sotto l'1% del Governo, ferma a 0,66%, e la riporta nelle retrovie mondiali del PIL, allineata alla Francia (0,67%) e leggermente sotto l'Eurozona (0,73%). In questo gruppo di coda ci sono anche Giappone (+0,44%), Regno Unito (+0,25%) e Germania (+0,21%). Lontani gli Stati Uniti (+2,56%), mentre i Paesi emergenti tirano la volata ai Paesi G20 (+3,08%) e al Mondo (+3,07%). Il prodotto della Cina resta la grande incognita per lo sviluppo globale, l'India si conferma sempre più in testa.