www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

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Nel 2022 il contributo degli investimenti in costruzioni alla crescita è stato di 1,2 punti percentuali sui 4 totali di variazione positiva del PIL. A questa crescita avevano contribuito le esportazioni per 3,3 punti, la domanda interna di famiglie e Pa per 4,7 punti e gli investimenti delle imprese per 0,6 punti, mentre importazioni e variazione delle scorte avevano avuto un effetto negativo rispettivamente per 3,9 e 0,2 punti. Lo sostiene Bankitalia nella sua Relazione annuale, che nella tavola 4.1 della pagina 51, si sofferma poi sull’analisi del 2023, quando il PIL è cresciuto dello 0,9 per cento. “Sulla netta decelerazione rispetto al 2022 – scrive Via Nazionale - hanno inciso l’esaurirsi del recupero delle attività più colpite dalla pandemia, la debolezza della domanda mondiale e le condizioni monetarie più restrittive”.
I prezzi alla produzione per le costruzioni sono scesi ad aprile dello 0,2% per gli edifici e dello 0,1% per le infrastrutture (ferrovie e autostrade). Più marcate le flessioni tendenziali (rispetto allo stesso periodo di un anno fa), rispettivamente - 0,8% e -1,1%. La scomposizione di questi indicatori per i sottosettori evidenzia la forte eccezione dei prezzi alla produzione per strade e autostrade che registrano la terza crescita mensile congiunturale consecutiva di +0,3%. In termini di crescita tendenziale siamo a +2,3%.
L'ultimo report di ISTAT sull'ambiente urbano, pubblicato il 24 maggio e contenente dati relativi al periodo 2017-2022, evidenzia un arretramento nelle nostre città sul piano della qualità dell'aria e sottolinea i progressi molto limitati sul fronte della mobilità più sostenibile e condivisa, evidenziando in particolare l'ampliarsi di un divario fra Nord e Sud. Uno dei fattori alla base di questo crescente divario geografico è l'applicazione della infomobility che contribuisce in modo sempre più rilevante a rendere competitivo il trasporto pubblico e favorisce così quel riequilibrio modale che è un pilastro in qualunque strategia di sostenibilità urbana.
L'integrazione degli immigrati è una delle sfide più complesse e rilevanti per molti paesi, inclusa l'Italia. La necessità di bilanciare l'invecchiamento della popolazione italiana e il crescente squilibrio tra popolazione in età lavorativa ed età pensionistica rende cruciale favorire percorsi di inclusione per gli stranieri. Due progetti emblematici in Italia che rappresentano modelli virtuosi di integrazione sono la "Rete dei Comuni Solidali" (ReCoSol) e il programma "Inclusione Attiva".
Come di consueto dal 2013, il CRESME rileva semestralmente diversi parametri dell’offerta immobiliare in vendita e in locazione; dal numero di offerte al prezzo medio di vendita, dalla superficie al numero di locali. E’ stata appena terminata la rilevazione relativa al 1° semestre 2024. La fotografia indica che l’offerta di abitazioni in vendita è di poco meno di 600 mila abitazioni in Italia, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+1,1%) ma in diminuzione rispetto al semestre precedente (-1,5% sul 2° semestre 2023) quando sfiorava le 610 mila abitazioni.
I dati della Relazione ANAC per il 2024 rivelano una caduta del mercato pubblico di forniture destinate alla sanità del 18%, da 66 a 54 miliardi, con un crollo, all'interno di questa categoria, dei prodotti farmaceutici che passano da 45 a 32 miliardi con una perdita di mercato vicina al 30%. Si fa sentire la fine dell'era Covid (vaccini compresi) che però non scalfisce la supremazia della sanità nel sistema italiano degli appalti di forniture.
C'è un dato clamoroso nascosto nella Relazione annuale dell'Autorità anticorruzione: il sorpasso, davvero sorprendente, degli edifici rispetto alle infrastrutture nel quadro degli appalti pubblici di lavori affidati nel corso del 2023: la categoria generale OG1 (edifici) ha infatti totalizzato 24,2 miliardi contro i 16,3 miliardi della categoria OG3 (infrastrutture soprattutto di trasporto).
L'invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale che sta trasformando la struttura demografica di molte nazioni, compresa l'Italia. Le principali città italiane, come Roma, Milano, Torino e Napoli, stanno sperimentando cambiamenti significativi nella composizione della popolazione, con aumento della percentuale di anziani e diminuzione delle nascite. Vediamo le tendenze dell'invecchiamento demografico nelle principali città italiane, utilizzando dati aggiornati e studi recenti per comprendere meglio implicazioni sociali ed economiche del fenomeno.
A volte le immagini raccontano la realtà meglio dei numeri. Il grafico pubblicato qui ci dice che stiamo forse entrando in una fase di normalità nuova che non è più la straordinarietà del Pnrr ma neanche i livelli pre-Pnrr. Le procedure di affidamento di appalti di aprile evidenziano - dopo il crollo di inizio 2024 - un importo molto vicino a quello del 2023 e superiore di quattro volte a quello del 2020 (eravamo in pieno Covid) e di due volte al 2021. Aspettiamo i prossimi mesi per capire se questa nuova normalità sia destinata a consolidarsi o meno.
Il debito dello Stato torna a pesare sullo scenario del settore delle costruzioni, mentre si è avviata la pesante contrazione della riqualificazione del patrimonio esistente ed è partita la sfida realizzativa delle opere pubbliche. A ben vedere è come se tutto cominciasse criticamente a “vibrare”, postumi duraturi dello squilibrio di grandi quantità e tempi strettissimi. Il 27 giugno la presentazione della congiunturale CRESME.