www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Cresce l’occupazione in Italia ma diventa sempre più precaria e sottopagata

Negli ultimi anni l'andamento occupazionale in Italia ha subito significativi cambiamenti. Dopo una lunga recessione economica, il mercato del lavoro italiano ha visto una ripresa dell'occupazione generale. Tuttavia, questa crescita è stata accompagnata da un aumento dell'occupazione precaria e sottopagata, fenomeni che dovrebbero destare maggiore preoccupazione. Secondo i dati ISTAT, il numero di occupati in Italia è passato dai 22,12 milioni del 2015 ai 23,58 milioni nel 2023, segnando una crescita occupazionale di 1,46 milioni di unità.

Parallelamente, il tasso di disoccupazione generale è diminuito dal 12,0% nel 2015 al 7,7% nel 2023, mentre il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è sceso dal 40,3% al 22,7% nello stesso periodo.

I diversi settori hanno mostrato tendenze occupazionali variabili.

Il settore dei servizi, che comprende commercio al dettaglio, ristorazione, turismo e servizi alla persona, ha visto una crescita significativa nell’occupazione, Tuttavia, questa crescita è stata caratterizzata da un aumento dei contratti a tempo determinato e delle collaborazioni occasionali, Questi lavori, spesso caratterizzati da una scarsa stabilità e da salari bassi, contribuiscono alla crescita dell’occupazione precaria e sottopagata,

Anche il settore industriale ha registrato una crescita dell’occupazione, sebbene in misura minore rispetto ai servizi, Tuttavia, i contratti a tempo determinato e il lavoro interinale sono diventati più comuni, specialmente tra i giovani lavoratori, Questa tendenza ha portato a una maggiore precarietà nel settore.

 

Incidenza settoriale sull’occupazione complessiva (Valore percentuale)

Settore 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023
Industria 20.5 20.7 21.0 21.2 21.4 21.1 21.3 21.5 21.7
Servizi 69.0 69.2 69.5 69.8 70.0 70.2 70.5 70.8 71.0
Agricoltura 5.0 4.8 4.7 4.5 4.3 4.1 4.0 3.8 3.7
Commercio 5.5 5.3 4.8 4.5 4.3 4.1 4.0 3.9 3.6

 

Dal 2015 al 2023, la percentuale di lavoratori con contratti a tempo determinato, contratti di somministrazione e collaborazioni occasionali è aumentata costantemente, passando dal 10% nel 2015 al 16,5% nel 2023. Questo incremento indica una crescente precarietà nel mercato del lavoro italiano, dove un numero sempre maggiore di lavoratori non ha un’occupazione stabile e garantita.

Anche la percentuale di lavoratori sottopagati è aumentata nello stesso periodo, passando dal 20% nel 2015 al 26% nel 2023. I lavoratori sottopagati sono definiti come coloro che guadagnano meno della soglia di povertà relativa stabilita dall’ISTAT. Questo incremento riflette una tendenza preoccupante in cui non solo la stabilità lavorativa è in calo, ma anche i salari non riescono a garantire un tenore di vita dignitoso.

L’aumento dell’occupazione precaria e sottopagata in Italia è un fenomeno preoccupante che evidenzia le fragilità strutturali del mercato del lavoro italiano, Questo trend non solo impatta negativamente sulle condizioni di vita dei lavoratori e delle loro famiglie, ma pone anche sfide significative per la crescita economica del Paese. È fondamentale che le politiche del lavoro siano orientate a creare condizioni di lavoro stabili e dignitose per tutti i lavoratori, al fine di garantire una crescita sostenibile e inclusiva,

Fonti

Rapporto ISTAT – Occupati e Disoccupati, Dicembre 2023​ (Istat)​​ (Istat)​.

Istat.it – Sezione Lavoro e Retribuzioni​ (Istat)​.

 

 

 

 

Enrico Campanelli

Laureato in Architettura con indirizzo Urbanistico, dal 1997 svolge attività di ricerca presso il CRESME, occupandosi in particolare della realizzazione di studi ed analisi di supporto alla pianificazione urbanistica e territoriale (scenari demografici e dimensionamento della domanda residenziale e non residenziale), collaborando, tra gli altri, al processo pianificatorio di Roma, Milano e Napoli. È l’ideatore ed il responsabile del sistema informativo e previsionale demografico DemoSI-CRESME, strumento di base per numerosi studi e ricerche dell’Istituto.