www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Settori speciali senza concorrenza: in appalto a procedura negoziata senza avviso 168 opere con importo medio di 21,21 milioni di euro

Settori speciali o settori esclusi dall'applicazione delle regole sugli appalti? La domanda può sembrare provocatoria, con riferimento ai settori dei trasporti, dell'acqua e dell'energia, ma a rinfocolare la polemica sulla poca concorrenza nel mercato pubblico sarà questo dato di ANAC che ha registrato - dal 1° luglio 2023 - 186 appalti per cui aziende operanti nei settori speciali hanno avviato una procedura negoziata senza previa indizione di gara. Il dato sorprendente è l'importo medio di queste opere che è di 21,21 milioni di euro, quindi grandi e grandissime opere. Siamo molto al di sopra della soglia europea di 5,3 milioni.

Imperversa la polemica sul basso tasso di concorrenza garantita al mercato degli appalti dal codice 36.  Unione europea, Autorità anticorruzione e costruttori chiedono correzioni che garantiscano maggiori spazi di mercato. Mentre nella fascia di appalti sotto la soglia europea di 5,3 miliardi è stata Bruxelles a imporre, in sede di revisione del PNRR, la possibilità per le stazioni appaltanti di fare sempre la gara, nel caso dei settori speciali è la stessa disciplina UE a garantire larga autonomia per gli enti appaltanti. L’assioma, che fin dal principio ha legittimato questa larga autonomia nel diritto europeo, è il fatto che il mercato a monte – quello cioè in cui operano le società appaltanti – è fortemente aperto e concorrenziale non solo nelle modalità di acquisizione della concessione, ma anche nel rapporto con gli utenti. Sul primo punto, i paladini della concorrenza, ricordano che la gran parte delle concessioni dei settori speciali sono state acquisite in Italia non tramite gara ma per affidamenti storici senza legittimazione concorrenziale.

Da notare che, oltre alle 186 procedure negoziate senza indizione di gara per un valore di mercato di  3.945 milioni di euro, il dossier ANAC che ha monitorato il mercato in questi primi cinque mesi di piena operatività del codice 36 registra anche altre 70 procedure negoziate con preavviso di gara informale per un importo di altri 1.843 milioni che porta l’importo totale degli appalti aggiudicati con procedure negoziate nei settori speciali a quasi 5,8 miliardi di euro.