Il +0,3% del 1° trimestre è perfettamente in linea con il dato dell’eurozona, attestato sullo stesso valore. Sul fronte italiano, la crescita riflette l’aumento di agricoltura, industria e servizi mentre, dal lato della domanda, diminuisce la componente nazionale e aumenta quella estera. La crescita acquisita per il 2024 è pari a +0,5%, ancora lontano dall’1% previsto dal Def. Il 1° trimestre, rileva l’istituto di statistica, ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2023.
L’incremento del primo trimestre del Pil è la terza variazione congiunturale positiva, dopo la flessione che si era registrata nel secondo trimestre del 2023, con un -0,2% rispetto al trimestre precedente. Dopo questa frenata, nel terzo trimestre il PIL era ripartito con un +0,4% per poi ripiegare nel quarto trimestre con un +0,1%.
Tornando in Europa, il PIL dell’Eurozona è ripartito dopo il 4° trimestre 2023 che aveva segnato un -0,1%. Stesso dato +0,3% anche per l’Europa a 27 che aveva fatto risultato nullo nel trimestre precedente. Il dato dell’area euro è sopra le attese degli analisti. A livello tendenziale, il PIL è aumentato dello 0,4% nell’area euro rispetto al primo trimestre del 2023, e dello 0,5% nella Ue.
La classifica dei Paesi vede in testa l’Irlanda, il cui PIL cresce dell’1,1%, rispetto al -3,4% del precedente trimestre, interrompendo così la serie negativa del 2023. Lituania, Lettonia e Ungheria registrano un +0,8%. Seguono Spagna e Portogallo con un aumento dello 0,7%, la Repubblica Ceca a +0,5%. C’è poi l’Italia con +0,3%, stesso aumento registrato dal Belgio. Più debole è la crescita della Francia, +0,2% rispetto al +0,1% del quarto trimestre del 2023. Anche la Germania segna +0,2% ma questo dato si confronta con -0,5% del 4° trimestre 2023. L’unico Paese con segno meno è la Svezia, -0,1%, in flessione per il quarto trimestre consecutivo.