www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

La frenata degli investimenti rallenta il Pil ma quelli degli enti locali continuano a crescere (nel 2023 un altro +27%) e puntano ai 14 miliardi

Mentre i previsori nazionali e internazionali frenano le stime del PIL italiano per il rallentamento degli investimenti, gli enti locali continuano la galoppata sul fronte degli investimenti fissi lordi in costruzioni e nei primi dieci mesi del 2023 fanno registrare un totale di 11.232 milioni, con una crescita del 27% e una proiezione a fine anno di oltre 14 miliardi. I dati riguardano stavolta pagamenti effettivi della PA e la fonte è SIOPE, il sistema informativo sulla spesa degli enti locali del Ministero dell'Economia.

Gli importi del SIOPE sono a prezzi correnti. La spinta maggiore alla crescita degli investimenti in costruzioni degli enti locali viene dall’edilizia (prevalentemente edifici pubblici e scuole) che registra un aumento del 35,6% passando dai 3.113 milioni del periodo gennaio-ottobre 2022 ai 4.222 milioni del periodo gennaio-ottobre 2023.

La fetta più importante degli investimenti fissi lordi degli enti locali resta però quella delle opere pubbliche in senso stretto (infrastrutture e opere del genio civile) che totalizzano nei primi dieci mesi di quest’anno 6.722 milioni contro i 5.505 dello scorso anno (+22,1%).

Più marginale la quota degli impianti che si ferma a 288 milioni (+15,1%). Da notare però come nei primi dieci mesi le spese per edilizia abbiano già superato l’intera quota annuale del 2022 (4.080 milioni), mentre le opere del genio civile sono ancora al di sotto dei 7.247 milioni dello scorso anno.

L’altro aspetto da sottolineare è la forte accelerazione nel tempo. Se si ipotizza per il 2023 una previsione prudente di spesa a 14 miliardi e la si confronta con gli 8.433 milioni del 2017, la crescita è comunque superiore al 66%.