“Non c’è programmazione di nuove opere – ha detto ieri il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi – perché oggi non siamo in grado di finanziare nuove opere, in quanto fino al 2030 non potremo fare altro che rifinanziare le opere stralciate dal PNRR. Fino al 2030 le opere da realizzare sono quello che conosciamo già”.
La città che gode dei maggiori finanziamenti è Roma Capitale che potrà contare su più di 7,8 miliardi, anche se in questa quota sono compresi i quasi 300 milioni stanziati per il Tram Termini-Vaticano-Aurelio (TVA), attualmente congelato in attesa delle decisioni della Sovrintendenza sulla tutela di via Nazionale.
Dopo la Capitale seguono Napoli (6.648 milioni) e Milano (6.483 milioni).
Fra gli investimenti elencati sono ricompresi anche quelli attribuiti alle ferrovie ex-concesse che in molti casi sono state trasferite alle regioni. Tutti gli investimenti compresi nel grafico sono finanziati integralmente con fondi già acquisiti, con l’eccezione di 239 milioni per Catania, 12 milioni per Napoli e 104 milioni per Roma.