www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Inflazione, a marzo sono tornati a farsi sentire dopo un anno i prezzi dell’energia nei Paesi OCSE (+0,6%). Ma in Italia ribassano di quasi un punto l’indice dei prezzi (1,2%)

L'OCSE ha pubblicato ieri il lo Statistics News Release sull'inflazione rilevando il ritorno a una crescita dei prezzi dell'energia nel mese di marzo. La media dei Paesi OCSE ha registrato +0,6%, il primo dato positivo da aprile 2023. Se si considera il dato tendenziale, anno su anno, però, emergono profonde differenze da Paese a Paese, con un gruppo di Paesi, fra cui l'Italia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti che continuano ad avere dati fortemente negativi: rispettivamente -10,8%, -12,8%, -1,1%.

Si tratta comunque per tutti i Paesi di dati tendenziali meno negativi di quanto fossero a febbraio 2024.

L’analisi dell’OCSE evidenzia inoltre il peso delle varie componenti sull’indice generale dei prezzi al consumo. Per l’Italia la componente energetica contribuisce a ribassare il CPI di quasi un punto, mantenendo quindi l’indice generale fra i più bassi dell’area OCSE (-1,2% su una media di 5,8%). In Europa solo Danimarca (0,9%) e Lituania (0) hanno valori più bassi.

Il dato tendenziale dell’inflazione mostra andamenti diversi a marzo (rispetto a febbraio) nelle varie aree del mondo: i Paesi del G7 passano dal 2,9% al 3,1%, stabile a 6,9% l’indice dei Paesi del G20, scende l’area euro da 2,6 a 2,4%.