www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Il MIT distribuisce 959 dei 1.024 milioni aggiuntivi del PNRR per l’acqua e la quota Sud scende al 29%: manca capacità progettuale

Il ministero delle Infrastrutture con il decreto 6 maggio ha distribuito quasi per intero la seconda tranche di finanziamenti del PNRR per le risorse idriche, 959 dei 1.024 milioni che erano stati aggiunti dalla revisione generale del PNRR approvata dall'Ecofin l'8 dicembre 2023. L'81,4% delle risorse distribuite vanno a progetti localizzati nel Centro-Nord e soltanto il 18,6% va al Sud: il risultato di questa distribuzione squilibrata, per assenza di proposte progettuali nel Mezzogiorno, è di abbassare drasticamente al 29% la quota meridionale sul totale delle risorse distribuite nelle due tranche del PNRR.

Gli interventi finanziati con 958,9 milioni della seconda tranche sono stati in tutto 70, di cui 61 al Centro-Nord e nove nel Mezzogiorno, per importi che sono stati rispettivamente di 780,8 e 178,1 milioni.

I progetti riguardano prevalentemente interventi di riduzione delle perdite e di incremento della sicurezza del sistema idrico.

Restano ancora 65 milioni circa da ripartire di questa seconda tranche e il ministero delle Infrastrutture spera di recuperare qualche progetto meridionale prima dell’assegnazione. per ridurre lo squilibrio della distribuzione.

Molto diversa era stata la storia con la ripartizione della prima tranche di fondi PNRR alle risorse idriche, per un totale di 900 milioni: in quell’occasione erano stati finanziati in tutto 33 progetti di cui 19 al Centro-Nord per un importo di 536,4 milioni e 14 al Sud per 363,6 milioni.

In questa fase di avvio del PNRR era andato al Mezzogiorno il 40,4% del totale, nel pieno rispetto della quota minima di risorse da destinare al Sud secondo gli stessi vincoli del Recovery Plan italiano.

Per l’elenco completo delle opere ammesse al finanziamento (e di quelle non ammesse) si può consultare l’articolo del Diario dei nuovi appalti cliccando qui.