Il tema della destinazione del patrimonio delle famiglie estinte per mancanza di eredi è stato rilanciato dal Consiglio Nazionale del Notariato il 15 febbraio scorso nel corso di una audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera sul decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane (A.G. 121), in attuazione della legge delega 33/2023.
In quell’occasione, il Consiglio Nazionale del Notariato ha presentato una ricerca intitolata “Patrimonio immobiliare componente principale della ricchezza delle famiglie italiane – Importanza dei dati notarili e riflessioni sul ruolo del notariato per la tutela del patrimonio abitativo, delle famiglie e delle persone vulnerabili”.
In questa ricerca il punto 6 è dedicato a “famiglie senza eredi e potenziali destinazioni altruistiche dell’eredità” dove si legge che “i patrimoni delle famiglie che si estingueranno per mancanza di eredi tra circa 7 anni potrebbero superare i 130 miliardi”.
Si prende in considerazione anche la crescente propensione al dono: dal 2020 al 2022 le donazioni di immobili sono passate da 174,754 a 212.992. Questa propensione potrebbe impattare, sia pure in misura che viene stimata limitata, anche sulle successioni con eredi che, al 2030, sono stimate 6.048.642.
Risultato: il valore potenziale dei lasciti in beneficienza è stimato al 2030 in 100,56 miliardi. Nel grafico anche i dati dalla previsione al 2025.