www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Dal bando al cantiere, dimezzati in un anno i tempi delle grandi opere: le semplificazioni PNRR funzionano (anche con l’appalto integrato)

Quello che vedete a fianco è il grafico più interessante che ci lascia la kermesse sulle opere pubbliche di ANCE a Vicenza: il centro studi racconta che in un solo anno le semplificazioni PNRR hanno prodotto risultati straordinari, riducendo drasticamente (dal 27% per le piccole opere sotto il milione e al 50% per le grandi opere sopra i 100 milioni) i tempi intercorsi tra la pubblicazione del bando e l'apertura del cantiere. Sopra i 100 milioni passiamo da 18,6 a 9,3 mesi. Ed è questo il dato più significativo perché sappiamo che molte di queste opere sono realizzate con appalto integrato: i tempi per la progettazione esecutiva, dunque, non sarebbero così lunghi.

Anzitutto è interessante di questo lavoro la metodologia perché qui l’oggetto dello studio del centro studi dell’ANCE non sono i tempi che intercorrono fra il bando e l’aggiudicazione, tema molto studiato dalla ricerca e dalle autorità governative. In questo caso si stima invece il tempo intercorso fra bando e apertura del cantiere. Un dato utilissimo soprattutto per capire gli effetti prodotti sul mercato dal “nuovo” appalto integrato, che, come sempre, “incorpora” nella sua prima fase contrattuale, dall’aggiudicazione all’apertura del cantiere, la realizzazione del progetto esecutivo. Ragionevole era supporre, quindi, che questo allungasse i tempi complessivi dal bando al cantiere. Così è stato in passato. Il fatto invece che proprio le grandi opere sopra i 20 milioni (quelle che più vengono appaltate con progettazione e lavori) abbiano avuto la contrazione di tempi più forte, tra 47 e 50%, sembrerebbe dire il contrario: che il “nuovo” appalto integrato produce una contrazione di tempi anche nella fase più delicata.

Ovviamente è prematuro giungere a conclusioni su questo punto, perché il campione analizzato è vario, ma certamente questo lavoro getta una nuova luce anzitutto sull’appalto integrato.

Inoltre, la metodologia è interessante perché il centro studi ANCE ha svolto una elaborazione opera per opera, su un campione di 7.921 cantieri aperti, considerando da una parte la data del bando e dall’altra il momento in cui effettivamente si cominciano a pagare i contributi alle casse edili per almeno un’ora. Ulteriori affinamenti potranno consentire riflessioni più consolidate.

Ma vediamo ora meglio i dati. I tempi medi tra la pubblicazione del bando e l’apertura dei cantieri sono passati da 19,1 mesi del 2020 ai 3,8 mesi del periodo gennaio-agosto 2023. Come si vede, la riduzione, considerando questo arco di tempo più lungo, di 44 mesi, è ancora maggiore (80%). Se più correttamente si vuole considerare anno su anno, nel 2022 sul 2021 la riduzione media dei tempi è stata del 30%, equivalenti a 2,6 mesi (80 giorni). E’ proprio in questo periodo, che è coinciso con la piena attuazione delle semplificazioni collegate al PNRR (decreto-legge 77/2021), che si esplica il massimo sforzo di contrazione dei tempi.  Questo non toglie che anche nel 2020 la contrazione sia stata notevole per effetto delle normative straordinarie Covid e del decreto legge sblocca-cantieri (76/2020) che per primo aveva posto vincoli ai tempi per l’aggiudicazione.

Tornando all’anno chiave 2022, la riduzione dei tempi è stata del 27% per le opere fino a un milione, del 42% per le opere di importo da 1 a 5 milioni, del 41% per le opere comprese fra 5 e 20 milioni, del 47% per le opere comprese da 20 a 100 milioni, del 50% per le opere sopra i 100 milioni.

Ovviamente non sono solo le normative ad aver impattato sui tempi di realizzazione, ma certamente gli stimoli del PNRR e probabilmente anche l’accresciuta capacità delle imprese e delle stazioni appaltanti. Anche in questa considerazione ritorna il miglior risultato delle grandi opere che evidentemente sono realizzate da stazioni appaltanti più attrezzate e più pronte a sfruttare i benefici del PNRR e delle sue normative.