www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Bankitalia: migliorano le aspettative delle imprese su economia e affari, ma pesa la tensione nel Mar Rosso. Costruzioni ancora il settore più fiducioso, i prezzi di produzione restano alti

Le imprese italiane consolidano gli spiragli di ottimismo che si erano affacciati nel 4° trimestre 2023 e migliorano le aspettative sulla condizione economica generale e sulle aspettative di business della propria azienda. Pesa la tensione nel Mar Rosso: un terzo delle imprese ha subito ritardi o rincari nell'approvvigionamento di input. Lo registra la consueta indagine trimestrale di Bankitalia sulle aspettative delle imprese su inflazione e crescita, effettuata con interviste ad aziende con oltre 50 dipendenti divise nei settori dell'industria in senso stretto, dei servizi e delle costruzioni. L'attesa sull'inflazione è di forte ridimensionamento sia a breve che a medio termine. Migliorano anche i giudizi sul credito e sulle condizioni per investire. Il settore delle costruzioni resta di gran lungo il più fiducioso. In particolare, sulle previsioni della domanda a tre mesi prevalgono di gran lunga quelli che la vedono in miglioramento: il saldo fra chi vede un miglioramento e chi vede un peggioramento è +39,4 (+1 per chi vede miglioramento, -1 per chi vede peggioramento, 0 per chi vede condizioni stabili). Le imprese edili vedono però prezzi alla produzione ancora più alti degli altri settori: +4,1%, in ribasso rispetto al +4,4% del 4° trimestre 2023, ma ancora molto più alto della media generale (2,5%).

L’indagine è stata condotta tra il 23 febbraio e il 18 marzo 2024. La nota introduttiva della ricerca commenta che “i giudizi sulla situazione economica generale e sulle proprie condizioni operative sono divenuti meno negativi rispetto al periodo precedente” (sul periodo precedente si può leggere qui l’articolo pubblicato il 16 gennaio scorso sul Diario dei nuovi appalti). La domanda “risulta ancora debole ma nel complesso in miglioramento: l’andamento è positivo nei servizi e nelle costruzioni e meno negativo nell’industria in senso stretto”. Dopo due trimestri di contrazione, “un impulso favorevole è giunto anche dalle vendite all’estero”. Le prospettive per il secondo trimestre prefigurano “una ripresa delle vendite sospinta sia dalla domanda interna sia da quella estera”.

L’occupazione continuerebbe a crescere anche nel secondo trimestre dell’anno. Negli ultimi 12 mesi i prezzi praticati dalle aziende hanno continuato a decelerare, con variazioni ben inferiori ai picchi raggiunti nel 2023. Le attese sull’inflazione al consumo sono scese all’1,5 per cento su tutti gli orizzonti temporali, raggiungendo in ogni comparto i livelli più bassi dal 2021.

Il focus sulle costruzioni evidenzia anche per l’occupazione una crescita del saldo fra i giudizi di miglioramento e di peggioramento, da +23,3 del quarto trimestre 2023 al +30,6 del 1° trimestre 2024.  Per quanto concerne la previsione sugli investimenti, migliora quella per il 1° semestre 2024 (da +18,4 a +22,4) mentre subisce una leggera flessione quella sull’intero anno 2024 rispetto al 2023 (da +16,3 a +15,6). I livelli più contenuti dicono che sulla seconda parte del 2024 qualche timore sussiste ancora.