www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Formazione nelle costruzioni: un sistema in espansione che sostiene sicurezza, qualificazione e transizione del settore

La formazione nel comparto delle costruzioni ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo strutturale per la tenuta e l’evoluzione del settore. La combinazione di nuove tecnologie, fabbisogni crescenti di sicurezza, trasformazione del lavoro e ciclicità della domanda ha reso l’aggiornamento continuo una leva indispensabile tanto per le imprese quanto per i lavoratori. Il Rapporto Formedil 2025 conferma una crescita robusta e senza precedenti, segnalando come il sistema bilaterale abbia saputo intercettare e accompagnare con tempestività i cambiamenti in atto.

Nel 2024 le Scuole Edili e gli Enti Unificati hanno erogato 20.457 corsi, pari a un incremento del 14,3% sull’anno precedente, formando 193.098 allievi (+9,1%)

Si tratta del quarto massimo consecutivo, un ritmo che riporta il sistema ai livelli più alti degli ultimi decenni e che evidenzia una domanda formativa diffusa, persistente e sempre più orientata alla sicurezza e all’adeguamento normativo.

Il baricentro dell’offerta resta la formazione rivolta agli operai, che nel 2024 rappresentano circa l’86% degli allievi (165.969 persone), equivalenti al 10,3% della forza lavoro del settore e al 15,5% dei dipendenti delle costruzioni italiane

Il dato misura un ricambio continuo delle competenze di base, un elemento cruciale in un settore caratterizzato da forza lavoro mobile, forte presenza di stranieri e una crescente complessità tecnologica dei processi produttivi.

L’espansione più significativa riguarda i corsi sulla sicurezza, che raggiungono nel 2024 17.605 edizioni, con 165.051 allievi (+13,5%)

La dimensione normativa svolge un ruolo determinante: gli aggiornamenti obbligatori di legge, le abilitazioni alle attrezzature e i moduli del sistema MICS assorbono ormai oltre il 90% della formazione destinata agli operai, riflettendo la centralità della prevenzione in un settore che mantiene livelli di rischio strutturalmente più elevati rispetto alla media economica.

Accanto a questo nucleo consolidato, il rapporto evidenzia segnali importanti sul fronte dell’innovazione. I corsi dedicati a sostenibilità e digitalizzazione mostrano un andamento più oscillante, fortemente legato al ciclo edilizio e alle politiche di incentivo, ma evidenziano una tendenza chiara: il calo di efficientamento energetico e bioedilizia è compensato dalla crescita di BIM e uso dei droni, due ambiti che consolidano il loro peso strategico nella trasformazione digitale del cantiere

Anche la dimensione internazionale e l’inclusione tornano ad avere un ruolo di primo piano, con progetti come THAMM+ (formazione pre-partenza nei Paesi terzi) e la Formedil Academy Macedonia, che intervengono direttamente sulla mancanza di manodopera qualificata e sulla costruzione di percorsi di integrazione strutturati

Sul versante delle competenze tecniche, i corsi per tecnici raggiungono 23.634 allievi (+9,2% sul 2023), confermando la progressiva professionalizzazione delle figure intermedie. Inoltre, nel 2024 si registra una crescita anche nella formazione legata alla rappresentanza della sicurezza (616 corsi, +9,6%), fondamentale per consolidare una cultura della prevenzione dentro i cantieri.

Infine, va sottolineato il rafforzamento del sistema di finanziamento degli enti, che nel 2024 vede la componente contrattuale delle Casse Edili coprire oltre il 73% delle risorse ma registra anche la crescita dei corsi a mercato e dei finanziamenti pubblici, segnale della crescente capacità del sistema di diversificare le proprie fonti e ampliare l’offerta

Nel complesso, la formazione nelle costruzioni si presenta oggi come un ecosistema maturo, reattivo, capace di governare la transizione del settore e di sostenere, con dati concreti, la qualità del lavoro e la sicurezza nei cantieri. Un investimento non solo obbligatorio, ma strategico.

Enrico Campanelli

Laureato in Architettura con indirizzo Urbanistico, dal 1997 svolge attività di ricerca presso il CRESME, occupandosi in particolare della realizzazione di studi ed analisi di supporto alla pianificazione urbanistica e territoriale (scenari demografici e dimensionamento della domanda residenziale e non residenziale), collaborando, tra gli altri, al processo pianificatorio di Roma, Milano e Napoli. È l’ideatore ed il responsabile del sistema informativo e previsionale demografico DemoSI-CRESME, strumento di base per numerosi studi e ricerche dell’Istituto.