www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

USA, Cina e India un po’ giù, l’Europa un po’ su: per il FMI è una crescita mondiale “vischiosa” fra 2024 e 2025 (e incombe ancora il rischio inflazione)

E' un'economia "vischiosa", ancora in fase di attesa, con divergenze ridotte e oscillazioni limitatissime fra il 2024 e il 2025 nelle varie aree del pianeta, con un risultato complessivo del prodotto a livello mondiale che resta inchiodato fra il +3,2% e il +3,3%. Lo dice il Fondo monetario internazionale e anche le revisioni delle previsioni per i singoli Paesi, rispetto al world economic outlook di aprile, sono impercettibili: le eccezioni più rilevanti sono la Cina, con 0,4 punti percentuali di crescita in più sia nel 2024 che nel 2025, ma mantenendo il calo del PIL fra i due anni, e la Spagna che nel solo 2024 incassa mezzo punto in più. Eppure i rischi globali ci sono ancora, dice l'FMI, quello dell'inflazione soprattutto è ancora alto per via dei servizi che mantengono prezzi alti e ritardano la disinflazione generale. L'Italia non si sottrae a questo clima generale con una previsione per il 2024 di 0,7% e per il 2025 +0,9%, in linea con le previsioni internazionali e al di sotto della previsione del governo che continua a ritenere possibile un +1% quest'anno e +1,2% il prossimo.

Una leggera accelerazione per l’area dell’euro che resta comune sempre il fanalino di coda della crescita fra le diverse arre economiche mondiali. Le proiezioni del Fmi indicano per l’area euro una crescita del Pil dello 0,9%, con un aumento di un decimo di punto rispetto alla precedente stima, grazie a uno slancio più forte del previsto nei servizi e a un incremento delle esportazioni nette superiori alle attese.

Rimane confermata la previsione dell’1,5% nel 2025, con la spinta di un aumento dei consumi sulla scia degli aumenti delle retribuzioni, oltre che da maggiori investimenti favoriti dall’allentamento della politica monetaria. La percentuale di crescita dell’eurozona sarebbe tra le più ampie delle economie avanzate. Nel Vecchio Continente, per la Germania è prevista una modesta crescita dello 0,2% quest’anno e un balzo al +1,3% nel 2025; la Francia crescerà quest’anno dello 0,9% e dell’1,3% il prossimo; la Spagna avrà la crescita più robusta con 2,4% nel 2024 e +2,1% nel 2o25.

Rallentano nel 2025 le tre locomotive dell’economia mondiale: gli Stati Uniti passano da 2,6% a 1,9%, la Cina (che era a 5,2% nel 2023) dal 5% al 4,5%, l’India (che era 8,2% nel 2023) dal 7% al 6,5%.

Nella tabella che segue le previsioni del Fondo Monetario Internazionale per i principali Paesi e aree.

Proiezioni
(PIL – variazione percentuale annua) 2023 2024 2025
Mondo 3.3 3.2 3.3
Economie avanzate 1.7 1.7 1.8
Stati Uniti 2.5 2.6 1.9
Area Euro 0.5 0.9 1.5
Germania -0.2 0.2 1.3
Francia 1.1 0.9 1.3
ltalia 0.9 0.7 0.9
Spagna 2.5 2.4 2.1
Giappone 1.9 0.7 1.0
Gran Bretagna 0.1 0.7 1.5
Canada 1.2 1.3 2.4
Altre Economie Avanzate 1.8 2.0 2.2
Mercati emergenti ed economie in via di sviluppo 4.4 4.3 4.3
Asia emergente e in via di sviluppo 5.7 5.4 5.1
Cina 5.2 5.0 4.5
India 8.2 7.0 6.5
Europa emergente e in via di sviluppo 3.2 3.2 2.6
Russia 3.6 3.2 1.5
America latina 2.3 1.9 2.7
Brasile 2.9 2.1 2.4
Messico 3.2 2.2 1.6
Medio Oriente e Asia Centrale 2.0 2.4 4.0
Arabia Saudita -0.8 1.7 4.7
Africa Sub-Sahariana 3.4 3.7 4.1
Nigeria 2.9 3.1 3.0
Sudafrica 0.7 0.9 1.2
Memorandum
Mercati emergenti e MICs 4.4 4.2 4.2
Low-lncome Developing Countries 3.9 4.4 5.3