L’indice generale per i prezzi delle strade e delle ferrovie con base 2021 segna 111,9 con una leggera riduzione rispetto al 112 di marzo. I prezzi alla produzione restano quindi più alti di quasi 12 punti percentuali rispetto al livello 2021. Il dato congiunturale è -0,1%, quello tendenziale -1,1%. L’indice specifico per le strade e autostrade segna una crescita da 111,1 a 111,4, mentre quello per i ponti e le gallerie scende pure da 112 a 111,9 con una flessione congiunturale dello 0,1% e una riduzione tendenziale dell’1,5%.
Per quanto riguarda l’edilizia civile, quindi la realizzazione di edifici, i prezzi alla produzione registrano una flessione congiunturale di -0,2% e una discesa rispetto ad aprile 2023 di -0,8%. Anche in questo caso i numeri indice e le variazioni percentuali relativi ai prezzi alla produzione dei due sottoinsiemi, cioè gli edifici residenziali e quelli non residenziali, presentano novità importanti.
Per le case la discontinuità è molto forte perché i prezzi alla produzione segnano per la prima volta un dato tendenziale negativo di -0,3 dopo 51 mesi di segno positivo. Se invece prendiamo le variazioni annuali dei prezzi alla produzione bisogna risalire addirittura al 2015 per trovarne uno di segno negativo. Il numero indice di aprile è 110,3, con 10,3 punti percentuali sopra al livello dei prezzi alla produzione del 2021.
Per gli edifici non residenziali, invece, siamo al nono dato mensile tendenziale negativo, con un’accelerazione dal -0,6% di marzo al -1,3% di aprile. Il numero indice è 107,6, il più basso di tutti i comparti con soli 7,6 punti sopra il livello del 2021.