“Nel triennio 2024-2026 – recita il DEF – gli investimenti sono previsti espandersi ad un tasso superiore a quello del PIL, anche grazie all’impulso delle risorse rese disponibili dal PNRR. Il rapporto tra investimenti totali e PIL crescerebbe lungo tutto l’orizzonte previsivo, raggiungendo il 21,3 per cento a fine periodo”.
Ma il dato più curioso (e anche più sorprendente) che si può trovare nel DEF 2024 per il settore delle costruzioni è, ancora una volta, anche per il 2023, come per tutti gli anni del Superbonus, un errore di previsione del MEF, con un sottodimensionamento degli investimenti che, a conti fatti, risulta di 4,8 punti sulla variazione percentuale annua, come è evidente dalla tabella che segue, estratta dal Documento di economia e finanza. Doveva essere -1,3% per la NADEF, approvata ad aprile, l’ISTAT certifica (per ora) che il dato 2023 è +3,5%.
Tabella. Le previsioni per gli investimenti in costruzioni per il 2023 e 2024
2023 |
Previsioni 2024 |
di cui: revisione trascinamento sul 2024 |
di cui: impatto Esogene |
di cui: altri fattori |
||||
NADEF 2023 |
ISTAT | Delta 2023 | NADEF 2023 | DEF 2024 | Delta 2023 | |||
-1.3 |
3.5 | 4.8 | 3.1 | 1.4 | -1.7 | 2.2 | 0.1 |
-4.0 |
Fonte: DEF 2024
Per il 2024, invece, il MEF ritiene di aver commesso nella NADEF un errore di sopravvalutazione degli investimenti in costruzione e nel DEF abbassa di 1,7 punti la precedente previsione, passando da +3,1% a +1,4%.
Previsione comunque più alta di quella confermata a inizio settimana da Bankitalia a +0,6%.