Ragionamento analogo si può fare sulle aggiudicazioni (il dato è fermo a ottobre 2023). Lo scorso anno i comuni hanno fatto nei primi dieci mesi aggiudicazioni per 5.458 milioni, di cui il 52% sono lavori PNRR. Si tratta di una fortissima accelerazione degli affidamenti che nel totale del periodo fino a ottobre 2023 sono stati pari a 6.167 milioni. Si può ipotizzare che a fine 2023, proprio in virtù di questa accelerazione, si arrivi almeno a 7,5 miliardi. Sempre al netto dell’attività svolta per i comuni da Invitalia.
Inevitabile tornare alle polemiche dei mesi scorsi fra il presidente dell’Associazione nazionale dei comuni, Antonio Decaro, e il ministro per l’Europa e il PNRR, Raffaele Fitto. Decaro ha sempre sostenuto che gran parte dei 13 miliardi di lavori comunali finanziati con il PNRR si erano messi in moto, erano stati cioè banditi o addirittura appaltati e in alcuni casi cantierati. Da questi numeri del CRESME si conferma che le cose stanno effettivamente così.