“La riqualificazione (retrofitting) del parco immobiliare italiano è fondamentale per la decarbonizzazione”, dice l’istituto parigino, che non risparmia critiche al Superbonus, considerato “regime regressivo e inefficiente sotto il profilo dei costi” pur riconoscendo che ha promosso “gli investimenti nelle ristrutturazioni volte all’efficientamento energetico”. E gli investimenti sono stati la chiave della resilienza italiana.
Comunque la riforma varata dal Governo per il dopo-110% “potrebbe rivelarsi insufficiente per indurre le famiglie a basso reddito – e soggette a una bassa imposizione – a eseguire lavori di riqualificazione energetica”. Quindi la ricetta OCSE: “I regimi attualmente in vigore dovrebbero essere integrati da una combinazione di sovvenzioni e di prestiti agevolati e a lungo termine, mentre le sovvenzioni per le caldaie a gas dovrebbero essere gradualmente eliminate. L’adozione di misure normative e l’introduzione di imposte più elevate per la locazione di proprietà inefficienti sotto il profilo energetico – aggiunge l’OCSE – incoraggerebbero le ristrutturazioni finalizzate all’efficientamento energetico”.
Queste le principali previsioni dell’Ocse per l’economia italiana nel 2024 (e nel 2025). Pil a prezzi di mercato: +0,7% (+1,2%). Investimenti fissi lordi: +0,5% (+1,6%). Esportazioni: +1,3% (+2,0%). Indice armonizzato dei prezzi al consumo: +2,6% (+2,3%). Tasso di disoccupazione: 7,8% (7,6%). Saldo finanziario PA: -4,2% (-3,6%).